I VINI
Le colline che si estendono tra Modena e Bologna vantano una tradizione secolare nella produzione di vino. Attualmente, oltre ai vini provenienti dai vitigni tradizionali come: Albana, Pignoletto, Lambrusco Grasparossa, che danno ottimi vini DOC, si producono Barbera, Sauvignon, Riesling Italico, Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay. I comuni di Castello di Serravalle, Monte San Pietro, Monteveglio, Zola Predona, Castelvetro e Vignola, fanno parte della Strada dei Vini e dei Sapori e considerate "Città del vino".
IL NOCINO E GLI INFUSI
Il nocino è un liquore antichissimo assai diffuso ed utilizzato come digestivo o quale ingrediente di dolci particolari. Si ottiene dall'infusione in alcool e zucchero delle noci, raccolte il giorno di San Giovanni (24 giugno), con il mallo ancora verde e tenero, sottoposto poi ad un lungo invecchiamento. Ricette di nocino ne esistono moltissime, ogni famiglia ha la propria; a Spilamberto ha sede l'Ordine del Nocino odenese, depositario della ricetta originale e garante della qualità.
Sono molto diffusi anche altri infusi di frutta, quali quelli di mirtilli, ciliegie, laurino ecc.
L’ACETO BALSAMICO
Sta godendo di un'ottima e giustificata notorietà in Italia e all'estero. La sua preparazione segue una ricetta molto antica che sottopone a cottura il mosto di Trebbiano di Castelvetro e lo invecchia per molti anni (da12 a 25 e oltre) in botticelle di legno. La zona tipica di produzione s'identifica con la zona pedecollinare tra il Panaro ed il Secchia. In cucina si utilizza come condimento di verdure e carni, con il gelato, le fragole ed altri dolci.
IL PARMIGIANO REGGIANO
La produzione di Parmigiano Reggiano è diffusa nell'area modenese e bolognese. I numerosi allevamenti della zona producono latte di elevata qualità ed attitudine alla caseificazione, in grado di dar luogo ad un formaggio con ottime caratteristiche organolettiche e nutritive.
Il Parmigiano si produce ancora con tecniche antiche senza alcun additivo chimico e le caratteristiche che lo contraddistinguono sono solo frutto di una sapiente arte casearia e di un lungo processo naturale di stagionatura.
I SALUMI TIPICI
La carne suina ed i prodotti che con essa si confezionano, sono da sempre alimenti importanti di queste zone; per molti decenni sono stati una delle poche fonti proteiche alimentari. Gli usi e le consuetudini hanno dato luogo ad una ricca e diversificata produzione di insaccati. Dalla tradizione modenese derivano il Prosciutto di Modena DOP, lo Zampone, il Cotechino entrambi a denominazione IGP; da quella bolognese la Mortadella. In entrambe le zone si producono poi anche: salsiccia, pancetta, coppa.
I PANI TIPICI: CRESCENTINA, BORLENGO, GNOCCO
La Crescentina (o"tigella"), è l'antico pane montanaro, ottenuto da un impasto di farina acqua e sale, al quale viene data forma rotonda; anticamente cotto ponendolo tra due formelle di terra refrattaria (le vere tigelle) scaldate sul focolare. Si consumano con i salumi, i formaggi, gli umidi di carne e funghi o farcite con un battuto di lardo aromatizzato al rosmarino e aglio e cosparso di parmigiano.
Il "gnocco fritto" (o "Crescentina fritta") è sempre un impasto di farina, acqua, sale e condimenti, cotta nei grassi (olio o strutto) e servito prevalentemente con salumi e formaggi.
I Borlenghi derivano da una pastella a base di farina e acqua, cotto, in strato sottilissimo, con un apposito stampo; il risultato è una specie di gustosissima crèpe poi arricchita e aromatizzata con un pesto di lardo, parmigiano ed erbe aromatiche.
LE PASTE FRESCHE
In tutta l'area emiliana la pasta all'uovo, fatta esclusivamente con farina e uova, assume una varietà di forme che dà luogo ad altrettanti piatti della tradizione gastronomica locale, molto consumati ed apprezzati in tutto il mondo. Tagliatelle, tortellini, tortelloni, lasagne non sono che le forme più conosciute di quel ricco repertorio dei primi piatti regionali emiliani.
I DOLCI TIPICI
Il territorio bolognese e modenese vantano una ricca tradizione dolciaria con prodotti di grande pregio; si va dalla torta Barozzi di Vignola (la cui ricetta è ancora segreta e viene gelosamente custodita da una famiglia vignolese), alla torta di riso, a quella di tagliatelle, alle raviole, alla pinza, alle frittelle a base di castagne, agli zuccherini montanari e agli amaretti di Modena.
I FRUTTI DEL SOTTOBOSCO:FUNGHI, TARTUFI E PICCOLI FRUTTI
Sulle pendici appenniniche, oltre a pregiati funghi porcini, ovoli e altre specie, si trova anche tartufo bianco e piccoli frutti, quali mirtilli, lamponi, fragole, ginepro, ribes. Localmente si sono sviluppate diverse attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti freschi, conserve di frutta, sciroppi, liquori.
LE CASTAGNE
Il castagno è stato sempre una delle principali fonte di sostentamento per le popolazioni locali. Zocca è considerata la capitale della castanicoltura Marroni, castagne e farina derivata, assumono un ruolo molto importante nella gastronomia della zona, dove si possono ancora consumare gustosi piatti della tradizione.
In ottobre Zocca dedica varie giornate di festa per la raccolta delle castagne.